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Orario della segreteria: tutti i martedì, dalle ore 17 alle 19, su appuntamento.

Alimentazione5

   È possibile alimentare Arduino in quattro diversi modi:

  1. Porta USB
    A questa porta devono essere forniti 5 V o da un computer o da un alimentatore dotato di porta USB.
    La corrente,

       se ad alimentare è un computer, è di 250 o 500 mA a seconda della porta USB;
       se si è in presenza di un alimentatore esterno, viene limitata a 500 mA da un fusibile autoripristinante di protezione (PTC).
    La connessione al PC non solo fornisce energia alla scheda, ma è indispensabile per
       • ricevere il programma,
       • inviare segnali al monitor di sistema, che vedremo essere residente sul PC,
       • ricevere informazioni dalla tastiera del PC.
  2. Presa JACK
    A questa presa si può collegare una alimentazione esterna, dai 6 ai 20 V, che poi viene portata a 5 V dal regolatore di tensione (NCP1117); si consigliano però valori fra i 7 ed i 12 V. Valori
    minori di 7 V potrebbero non garantire una corretta stabilizzazione per la caduta di tensione dovuta al collegamento, in serie, di un diodo di protezione della scheda da una errata polarità nell'alimentazione
    maggiore di 12 V: una differenza significativa fra ingresso ed uscita potrebbe provocare un surriscaldamento del regolatore.
    Per lo più tale presa viene utilizzata per una alimentazione esterna da 9 V quando Arduino deve essere indipendente (stand-alone), cioè deve vivere di vita propria sganciato dal PC. In caso di basso consumo del dispositivo ed in assenza di un un alimentatore esterno, può essere sufficiente anche una comune batteria da 9 V.
  3. Pin Vin
    Per alimentazione esterna; simile al metodo con il JACK, infatti anche da qui la tensione passa dal regolatore di tensione prima di arrivare ad Arduino, ma NON PROTETTA da inversione di polarità. Non bisogna alimentare contemporaneamente tramite la presa JACK: si potrebbero creare danni poiché tale ingresso è posto a valle della presa JACK.
    In realtà tale porta ha una duplice modalità di uso, infatti oltre ad una funzione di input ne ha anche una di output per prelevare la tensione applicata alla presa JACK, depotenziata solo dalla caduta di tensione ai capi del diodo di protezione; utile per alimentare dispositivi che richiedono una tensione superiore ai 5 V.
  4. Porta 5 V
    Si può fornire direttamente ad Arduino una tensione stabilizzata di 5 V; alimentazione NON PROTETTA, in quanto tale porta è a valle sia del diodo che del fusibile auto-ripristinante (PTC) di protezione, per cui questi non hanno nessuna influenza su di essa. Per non danneggiare la scheda, la tensione deve rigorosamente avere valori tra i 4,5 e i 5,5 V.
    Se si dispone di pile ricaricabili AA, queste hanno una tensione nominale di 1,2 V, per cui se ne possono usare 4 in serie (in un apposito box) per una tensione totale di 4,8 V, perfetta per essere utilizzata direttamente sul pin 5 V.
    Diverso è il caso in cui le pile non siano ricaricabili poiché esse sono da 1,5 V, per cui se ne usassimo 4 avremmo un totale di 6 V: uno 0,5 V di troppo! Un diodo, posto in serie al cavo positivo del box batterie, fornirebbe una caduta di tensione portando la tensione a circa 5,4 V, accettabile per alimentare Arduino dalla porta 5 V e nello stesso tempo ci si ritrova una protezione contro una accidentale inversione di polarità.

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