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Orario della segreteria: tutti i martedì, dalle ore 17 alle 19, su appuntamento.

Le porte

   Nella foto della scheda sono facilmente individuabili, a destra, alcuni pin di nostro interesse; dall’alto in basso troviamo

  • la porta AREF (Analog Reference Pin);
  • Ground GND (Digital Ground):
    collegamento di terra cui collegare il polo negativo dei sensori o altri componenti;
  • le porte digitali I/O: porte che possono assumere sia la funzione di ingresso (INPUT) che di uscita (OUTPUT) di segnali digitali: sono quelle numerate da 2 a 13 e sono gestite singolarmente dal microcontrollore.
    In un programma è necessario chiarire per ogni singola porta se, una volta attivata, l’utilizzo sarà di input o di output.
    Alla porta 13 è collegato un led (LED_BUILTIN), contrassegnato con la lettera L, che si illumina quando sulla porta 13 viene inviato un segnale digitale HIGH e si spegne quando arriva un segnale LOW.
    A seconda che una porta sia stata definita di input o di output, Arduino “scriverà” o “leggerà” il valore 1 (HIGH) o 0 (LOW). Il valore 1 implica che alla porta venga applicata una tensione di 5 V, mentre il valore 0 implica che alla porta non vi sia tensione.
    Le porte 3, 5, 6, 9, 10 e 11, contrassegnate da una tilde, trovano utilizzo anche in modalità PWM (Pulse Width Modulation) simulando uscite analogiche: di tale modalità parleremo al suo primo utilizzo.
  • RX: porta di input seriale, utile per ricevere dati da una apparecchiatura esterna; può trovare applicazione anche come porta digitale, contrassegnata con 0; si sconsiglia tale uso poiché può essere soggetta ad interferenze legate alla sua duplice funzione.
  • TX: porta di output seriale, utile per trasmettere dati ad una apparecchiatura esterna; può trovare applicazione anche come porta digitale, contrassegnata con 1; anche in questo caso, come per la porta RX, se ne sconsiglia tale uso.


Nella scheda vi sono anche due led che lampeggiano quando circolano informazioni attraverso la porta USB o nella comunicazione seriale attraverso le porte TX ed RX.
   Sul lato opposto a quello in cui vi sono le porte digitali, richiamano la nostra attenzione due differenti gruppi di porte: in alto notiamo le porte contrassegnate come POWER e sul cui utilizzo non vi è niente da aggiungere a quel che si è già detto o è facilmente intuibile, mentre subito sotto troviamo 6 porte, numerate da 0 a 5 e precedute dalla lettera A, contrassegnate come ANALOG IN.
   Quelle analogiche sono porte di input, alle quali possono essere collegati i sensori di tipo analogico, i quali inviano segnali che non possono essere rappresentati da un semplice 0 o 1; a seconda della tensione rilevata sul sensore tali porte generano un valore compreso fra 0 e 1023 (cioè 210-1), corrispondenti rispettivamente a 0 e 5 V: una risoluzione di 4,9 mV.
Di default queste porte sono predisposte come porte di ingresso, ma possono essere utilizzate anche come porte digitali di output ed in questo caso sono indirizzabili con i numeri da 14 (corrispondente alla A0) a 19 (corrispondente alla A5).

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